Così si produce un seme di qualità

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Così si produce un seme di qualità

Vediamo quali sono le procedure utilizzate sui tori Intermizoo presso il Centro Tori Vallevecchia di Brussa di Caorle (Ve)

 

I tori Intermizoo sono allevati presso il Centro Tori Vallevecchia di Brussa di Caorle (Ve), abbracciando da anni una filosofia basata sulla sostenibilità ambientale e animale, un impegno certificato dall’ottenimento del Certification’s Environmental Social Governance Rating: 2020© - n°0059/2021. Qui il seme viene prelevato mediante l’utilizzo di vagine artificiali e raccolto in provette identificate, al fine di garantire la tracciabilità del percorso produttivo. Il laboratorio inizia, a questo punto, le analisi per determinare la qualità del materiale prelevato: viene fatta una iniziale valutazione macroscopica, per determinarne il colore, l’eventuale presenza di detriti e il volume (mediante bilancia elettronica).
Segue, poi, una valutazione microscopica, per analizzarne la concentrazione (tramite spettrofotometro e Nucleocounter®) e i parametri cinetici, grazie ad un analizzatore di immagine. Quest’ultimo permette di valutare la motilità, la progressività e le caratteristiche di movimento degli spermatozoi, nonché di individuare la presenza di eventuali anomalie morfologiche.
Se il seme supera questo primo e importante controllo, essendo estremamente concentrato, viene diluito con una soluzione tampone che fornisce nutrimento e protezione agli spermatozoi durante la lavorazione. A questo punto, il prodotto viene portato a temperatura di 4°C per abbassare il metabolismo degli spermatozoi: inizia la procedura di crioconservazione.
Viene perciò confezionato in paillette, mediante uno strumento in grado di riempire, sigillare e stampare le dosi, in modo che ciascuna di esse riporti i dati del centro di produzione, del toro donatore e del giorno di raccolta, per permettere una perfetta tracciabilità di tutti i lotti prodotti. A prescindere dalle dimensioni della paillette, siano esse da 0,5 ml (medie) o da 0,25 ml (mini) di seme diluito, il numero degli spermatozoi non cambia. Il seme così confezionato viene portato, secondo una precisa curva di congelamento, dalla temperatura di +4°C a -140 °C, e solo a questo punto viene inserito in contenitori contenenti azoto liquido (-196 °C). Questa operazione, se correttamente gestita, consente di conservare il seme bovino per un tempo indefinito.

 

Controlli post-produzione

Prima di poter essere immesso nel mercato, il seme viene sottoposto ad un rigido controllo qualità. Due paillette per ogni lotto prodotto vengono scongelate e valutate nuovamente: se il seme non supera i rigidi standard qualitativi, il lotto verrà immediatamente eliminato.
La produzione del seme convenzionale di tutti i laboratori italiani viene controllata a campione dall’Istituto Sperimentale Italiano Lazzaro Spallanzani, che ha il compito di eseguire il Controllo Ufficiale del Seme e verificare che i dati di qualità dichiarati siano veritieri.

di Asia D’Andrea e Federica Bertuzzo