Bovini a duplice attitudine, naturalmente biodiversi

Il logo ufficiale del progetto Dualbreeding

Tecnologia

Bovini a duplice attitudine, naturalmente biodiversi

È giunto al termine il progetto europeo “Dual breeding”, nato per valorizzare razze come la Grigio Alpina. Ecco i risultati delle ricerche condotte in quest'ambito

Le razze a duplice attitudine fanno parte della storia dell’uomo e hanno contribuito allo sviluppo della nostra civiltà. Anzi, un tempo si parlava addirittura di triplice attitudine, quando a fianco di latte e carne si guardava con grande attenzione anche alla forza muscolare degli animali, indispensabile strumento per arare e coltivare i campi.

vitello, Grigio Alpina, duplice attitudine
Il vitello rappresenta una voce importante nel bilancio aziendale delle stalle che puntano alla duplice attitudine

Oggi lo scenario è cambiato radicalmente, ma non per questo la duplice attitudine è passata di moda. Anzi, sta assumendo nuove valenze, che coniugano alla sostenibilità economica, quella ambientale, declinando il concetto di biodiversità in termini concreti.
La pensa così anche l’Unione Europea che ha dato vita ormai tre anni fa al progetto “Dual Breeding” per proporre un modello alternativo di zootecnia eco-sostenibile a cui partecipano le associazioni nazionali delle razze Pezzata Rossa Italiana (Anapri), Grigio Alpina (Anaga), Rendena (Anare), Reggiana (Anaborare) e Valdostana (Anaborava) e coinvolge complessivamente un totale di 16 razze bovine a duplice attitudine, dalla Val d’Aosta alla Sicilia.

Impatto concreto

Con il 2019 si chiude il primo triennio di attività ed è tempo di bilanci per comprendere l’impatto che il progetto ha avuto e avrà sugli allevatori che hanno creduto in queste razze. Ecco perché i protagonisti del progetto “Dual Breeding” si sono dati appuntamento a Bolzano durante Agrialp per parlare del ruolo della duplice attitudine e dei risultati ottenuti in questi tre anni. Incominciando, ad esempio, dalla sostenibilità ambientale, visto che i bovini sono tra le poche specie domestiche in grado di sfruttare alimenti a elevato contenuto di fibra che non sono utili alla dieta della specie umana e che per crescere catturano la CO2 atmosferica. I bovini e i ruminanti in generale figurano, tra le specie animali, come i principali produttori di metano, gas ad effetto serra (GHG), ma se vengono alimentati con risorse foraggere prodotte in loco questo loro «handicap ambientale» è compensato dall’anidride carbonica catturata dai prati e pascoli circostanti. Le razze a duplice attitudine sono infatti più idonee ad essere allevata in sistemi a basso impatto ambientale, in particolare nelle aree più marginali dove l’attività zootecnica non è solo attività economica, ma svolge anche una funzione sociale e di presidio territoriale.
In letteratura sono presenti diversi lavori che testimoniano come l’allevamento di razze a duplice attitudine porti a, parità di latte e carne prodotti, a dover allevare meno capi rispetto alle razze specializzate per la sola produzione di latte o di carne, con un conseguente risparmio delle risorse ambientali e un minor impatto in termini di inquinamento da reflui zootecnici e gas serra.

Dual Breeding, Agrialp
I protagonisti del progetto Dual Breeding durante l’incontro di Agrialp

Di per sé, quindi, la selezione per la duplice attitudine rappresenta un sistema indiretto per la riduzione del carico di animali per unità di prodotto (latte e carne) ottenuto e, di conseguenza, una riduzione dell’impatto ambientale. Non a caso il progetto “Dual Breeding” si è posto fra gli obiettivi da raggiungere quello di migliorare geneticamente la “fitness” degli animali, lavorando su longevità, fertilità, persistenza della lattazione ed efficienza alimentare. Il tutto aumentando la variabilità genetica e tenendo sotto controllo la consanguineità, un aspetto non secondario in razze con una popolazione non sempre troppo ampia. Obiettivi particolarmente rilevanti nell’arco alpino, dove il territorio è per gran parte è destinato a prati, pascoli e alpeggi, risorse che per essere sfruttate al meglio richiedono razze bovine caratterizzate da taglia media, buona capacità di pascolamento, massima robustezza e grande adattabilità. Oggi il consumatore sta mutando i criteri con cui effettua le sue scelte di acquisto e c’è una grande aspettativa per avere una produzione alimentare naturale e rispettosa del clima, ottenuta da animali sani, allevati in condizioni di grande rispetto per il loro benessere. Aspetti come l’impatto ambientale e l’efficienza delle risorse stanno venendo alla ribalta e le razze a duplice attitudine hanno le carte in regola per giocare un nuovo ruolo in questo processo.

Dual Breeding
 

Nuovi fenotipi

La ricerca ha permesso ad esempio alla Grigio Alpina di lavorare sul Libro genealogico, di valutare con maggiore precisione la reale consanguineità della razza e di non superare quota 3.4%, aumentando parallelamente il numero dei tori a disposizione degli allevatori, permettendo loro di utilizzare il riproduttore più vicino agli obiettivi selettivi della stalla.

Grigio Alpina
Nel corso dei secoli la Grigio Alpina è stata selezionata per esseresempre più efficiente nelle difficili condizioni della montagna

Il progetto ha permesso non solo di prendere in considerazione nuovi fenotipi come la valorizzazione dell’attitudine carne, la tipicità, il temperamento, l’attitudine al pascolo e la condizione corporea, ma ha anche consentito di mettere a punto nuovi parametri come l’indice cellule somatiche, inteso come indicatore dello stato di salute della mammella ed elemento di miglioramento del benessere animale. Ma si è iniziato a guardare anche alla creazione di ulteriori nuovi indici che guardino all’efficienza alimentare e alla conseguente riduzione dell’impatto ambientale, indagini che oggi vengono effettuate a Fiume Veneto, nelle stalle del Centro candidati riproduttori gestito dall’Anapri, dove sono state installate delle speciali mangiatoie con pesa computerizzata, per monitorare in maniera approfondita le performance dei soggetti in prova. Senza mai dimenticare rusticità e resilienza, due punti di forza della Grigio Alpina e delle altre razze a duplice attitudine coinvolte nel progetto. Perché mai come oggi la biodiversità sta diventando un valore aggiunto di queste razze antiche, ma estremamente attuali.

Grigio Alpina