Accertato un caso nel Mantovano, collegato a uno dei focolai individuati in Sardegna
(immagine in apertura: diffusione del virus della LSD, fonte Fao)
di Alessandro Amadei
Le notizie si susseguono giorno dopo giorno: dopo il primo focolaio di Dermatite nodulare contagiosa individuato a Orani (Nu), una circolare ministeriale del 24 giugno riferisce di un ulteriore caso sospetto in Sardegna, nel Comune di Orotelli, distante circa 10 chilometri dal primo caso e da cui risulterebbero movimentazioni in uscita verso Mantova e Cremona, e in ingresso dall’Ogliastra. Il giorno successivo il direttore dell’Ats Valpadana della Regione Lombardia, a seguito di una positività alla PCR riportata dal Centro di referenza nazionale di Teramo e riferita a un capo di un allevamento di Porto Mantovano, dispone l’istituzione di una zona di protezione (nel raggio di 20 chilometri) e di sorveglianza (nel raggio di 50 chilometri) che coinvolge rispettivamente 25 e 92 Comuni ad alta densità zootecnica della Provincia di Mantova (vedi anche sotto).
Nella zona di sorveglianza viene disposta, per un periodo di almeno 45 giorni dalla data del completamento delle operazioni preliminari di pulizia e disinfezione nell’azienda infetta:
- l’effettuazione, con la massima tempestività, da parte del Distretto Veterinario competente, del censimento (verifica dell’aggiornamento in BDN dell’anagrafica e delle registrazioni di tutte le aziende di bovidi, ovini e caprini) con visite delle aziende a campione;
- viene vietata, salvo autorizzazioni rilasciate dalla Regione, ogni movimentazione di animali di specie sensibili in ingresso verso la zona di sorveglianza o al suo interno;
- viene vietata la movimentazione di animali di specie sensibili in uscita dalla zona di sorveglianza, salvo autorizzazioni rilasciate dalla Regione (“tale divieto non si applica al transito su strada o rotaia attraverso la zona di sorveglianza che non comporti operazioni di scarico o soste”);
- il rispetto di adeguate misure di biosicurezza volte ad impedire la diffusione della LSD;
- l’immediata segnalazione di eventuali sintomi riferibili alla Lumpy Skin Disease al Servizio Veterinario dell’Ats;
- il divieto di rimozione o di spargimento del letame o dei liquami proveniente dalle aziende ubicate nella zona di sorveglianza, che devono essere opportunamente stoccati e riparati;
- il divieto di svolgere fiere, mercati, esposizioni o altri raduni di animali di specie sensibili.
Missione europea
Concludiamo questa breve nota segnalando che la sopra citata circolare del Ministero del 24 giugno afferma che è “in corso di preparazione con la Commissione Europea una missione del team Euvet per il necessario approfondimento e supporto alle autorità centrali, regionali e locali nella valutazione delle misure più idonee a limitare la ulteriore diffusione della malattia in ambito regionale, nazionale e unionale. È altresì in fase di valutazione e discussione il ricorso alla vaccinazione”.
Ultima ora
Un dispositivo della D.G. della Salute animale del Ministero della Salute datato 26 giugno specifica che nella zona di protezione istituita intorno al focolaio di Porto Mantovano, oltre a 12 Comuni della Provincia di Mantova, ricadono anche 5 Comuni della Provincia di Verona. Analogamente nella zona di sorveglianza, oltre a 36 Comuni della Provincia di Mantova, ricadono anche 42 Comuni della Provincia di Brescia, 32 di Cremona, 78 di Verona, 9 di Rovigo, 4 di Padova, 3 di Vicenza, 19 di Reggio Emilia, 13 di Modena, 6 di Parma e 1 di Ferrara (vedi mappa qui sotto).

Infine il 27 giugno il Bollettino epidemiologico nazionale veterinario rende noto che salgono a 3 i focolai individuati in Sardegna, tutti nel Nuorese.