Accasamento del ristallo, il valore degli oligoelementi iniettabili

Salute animale

Accasamento del ristallo, il valore degli oligoelementi iniettabili

Qualora trattati con una soluzione iniettabile formulata ad hoc, i bovini superano senza problemi i primi giorni di allevamento nelle unità di ingrasso, solitamente critici per molti di essi. Lo dimostra uno studio recentemente condotto dall’Università di Milano

 

È possibile ridurre l’impiego di antibiotici nell’allevamento del vitellone? Una risposta – affermativa – proviene da uno studio dell’Università di Milano, a firma di Carlo Sgoifo Rossi e Riccardo Compiani, il cui obiettivo era valutare l’efficacia della somministrazione a ristalli in ingresso nell’unità di ingrasso di una soluzione iniettabile composta da Zinco (60 mg/ml, equivalenti a 74,68 mg di ossido di zinco), Manganese (10 mg/ml equivalenti a 20,92 mg di carbonato di manganese), Rame (15 mg/ml, equivalenti a 26,09 mg di carbonato di rame) e Selenio (5 mg/ml equivalenti a 10,95 mg di selenito di sodio). Lo studio è stato condotto in un allevamento situato in provincia di Verona. La prova ha coinvolto 576 maschi interi di razza Charolaise di età tra 9 e 11 mesi, importati dalla Francia e arrivati nell’unità di ingrasso tra novembre 2021 e febbraio 2022. All’arrivo, ogni lotto di animali è stato assegnato casualmente a uno dei 4 trattamenti riportati in tabella 1.

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Disegno sperimentale

I bovini dei gruppi trattato 1 e 2 sono stati sottoposti all’arrivo ad un’iniezione sottocutanea di 1 ml/50 kg p.v. della soluzione iniettabile. I ristalli sono stati alloggiati in gruppi di 7 animali in box con pavimentazione grigliata e in gruppi di 14 animali in box con pavimentazione piena, ricoperta di paglia.
In entrambi i casi è stata fornita la disponibilità di 3,5 m2/capo nella zona riposo e 0,65 m/capo di spazio mangiatoia, in accordo all’attuale normativa europea sul benessere animale. Tutti gli animali hanno ricevuto lo stesso piano alimentare. Il mangime è stato somministrato ad libitum in forma di unifeed e distribuito una volta al giorno al mattino da un carro miscelatore dotato di bilancia elettronica per pesare l’inclusione di ogni singolo ingrediente e l’unifeed scaricato in ogni box. L’unifeed è stato formulato per soddisfare le esigenze di crescita degli animali in ogni fase specifica dell’allevamento, come richiesto Nutrient Requirement Council (NRC). L’acqua era disponibile ad libitum.

 

Parametri valutati

1) Performance di accrescimento: durante l’intero periodo di ingrasso sono stati valutati i seguenti parametri in tutti gli animali coinvolti nella prova:
peso individuale: il peso corporeo individuale è stato registrato prima della distribuzione mattutina dell’unifeed in tre tempi, all’arrivo (T0), dopo 50 giorni (T50) e il giorno prima della macellazione (T191).
• incremento ponderale giornaliero (IPG): è stato calcolato da T0 a T50, da T0 a T191 e da T50 a T191, utilizzando il peso covariato per rimuovere dai risultati finali l’effetto dei pesi iniziali.
tasso di assunzione di mangime e indice di conversione: è stata valutata settimanalmente l’assunzione giornaliera di ciascun box, pesando l’unifeed distribuito e il residuo in mangiatoia 24 ore dopo. È stato quindi calcolato l’indice di conversione del mangime (FCR), confrontando l’assunzione media di unifeed in ogni box, da T0 a T50 e da T0 a T191, con l’incremento ponderale giornaliero del corrispondente box nei periodi di cui sopra.
2) Stato di salute: le condizioni di salute individuali sono state valutate due volte al giorno dal veterinario e da personale aziendale qualificato. I seguenti parametri sono stati registrati durante i primi 50 giorni di ingrasso su tutti gli animali coinvolti nella sperimentazione:
mortalità, morbilità, recidive e incidenza di bovini trasferiti in box infermeria: sono stati registrati eventuali casi di mortalità e morbilità, nonché il numero di animali che avevano bisogno essere trasferiti al box infermeria per casi gravi di malattia respiratoria bovina (BRD). Nuovi casi di BRD sono stati registrati come primo evento, mentre tutte le recidive sono state registrate come secondo o terzo evento.
3) Parametri ematici: a d0 e d50 sono stati prelevati campioni di sangue da 10 animali per gruppo. I campioni di sangue sono stati raccolti attraverso un prelievo venoso giugulare e sono stati valutati i seguenti parametri:
sieroconversione della vaccinazione BHV1: la titolazione degli anticorpi è stata valutata come indicatore di modulazione immunitaria specifica.
stato antiossidante: lo stato antiossidante è stato valutato mediante titolazione sierica di metaboliti reattivi dell’ossigeno (ROM) e capacità antiossidante totale (OXY).

 

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Conclusioni

Dai risultati ottenuti nella prova (tabelle 2-3-4) emerge che la somministrazione degli oligoelementi iniettabili ai ristalli in ingresso nelle unità di ingrasso, ha promosso prestazioni di crescita più elevate (tabella 2) come risultato di un miglioramento dello stato di salute in virtù di una riduzione dell’incidenza delle malattie respiratorie (tabella 3) e di un migliore stato antiossidante del siero (tabella 4).
A causa della minore incidenza delle malattie respiratorie, nei bovini trattati con la soluzione è stata utilizzata una minore quantità di antimicrobici. La supplementazione iniettabile di oligoelementi ha consentito di ottenere un ritorno sull’investimento maggiore di due volte (ROI = 2,336), con una riduzione dei costi legati a trattamenti sanitari, mortalità e peggioramento delle performance di accrescimento, pari a 7,1 euro/capo trattato.

 

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Articolo a cura dell’Industria Italiana Integratori TREI Spa (gruppo Livisto)