Allevare bufale? È scritto nel Dna di famiglia

Da sinistra Germano Leuci con i figli Francesco e Luigi

Gestione mandria

Allevare bufale? È scritto nel Dna di famiglia

Tipi tosti i Leuci, che sono ripartiti da zero dopo che la tubercolosi li ha costretti ad un forzato abbattimento della mandria. Ma la passione non si ferma mai

Una famiglia unita, le idee chiare sul futuro e la voglia di ricominciare dopo che la tubercolosi ha sconvolto improvvisamente la loro vita di allevatori, costringendoli ad abbattere la mandria nel dicembre 2019. Oggi sono ripartiti con rinnovate energie e con l’obiettivo di alzare ancora di più asticella, dandosi nuovi obiettivi. “È stata una brutta botta – ricorda Luigi Leuci – anche perché nessuno purtroppo sa come la malattia sia entrata in azienda. Sono momenti di smarrimento, ma essere una famiglia che condivide lo stesso impegno è di grande aiuto e quindi anche la ripartenza, pur fra mille difficoltà è stata meno dura”.

Oggi l’allevamento è diviso in due corpi aziendali e qui a Grazzanise (Ce) i 110 soggetti presenti sono il meglio della genetica a disposizione dei Leuci, mentre in una seconda struttura a Casal di Principe, ad una decina di minuti di auto, è ospitato il resto della mandria.

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Il clima di Caserta consente di utilizzare strutture leggere per il ricovero degli animali

 

Spazio alla biosicurezza


“Volevamo ripartire al meglio e abbiamo rimesso mano alla nostra stalla, in sintonia con le disposizioni dell’Asl e con un piano di biosicurezza che prevede anche recinzioni attorno all’azienda per tenere fuori i selvatici, oltre che una gestione attenta degli ingressi di persone dall’esterno, sempre a fini di profilassi. È un impegno notevole – ricorda Luigi – ma la posta in gioco è alta e gli obiettivi che ci siamo dati sono ancora più alti, ce la dobbiamo mettere tutta. E lo stiamo facendo. Vogliamo arrivare in breve tempo ai 27 quintali di media, perché altrimenti non si ha la necessaria redditività e il lavoro di miglioramento genetico e selezione che stiamo portando avanti è in linea con questi traguardi”. Oggi il latte viene pagato loro attorno a 1,7 euro/litro + Iva, senza differenze fra prezzo invernale o estivo, cifra interessante che però basta appena per coprire l’aumento dei costi di produzione di una campagna segnata dalla volatilità dei listini delle materie prime.

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Cancelli sempre chiusi e calzari per tutti coloro che devono entrare. La biosicurezza inizia da qui

 

Investire sul vitello


In una realtà in piena ripartenza la gestione del vitello e della rimonta riveste una importanza assoluta e Luigi non è intenzionato ad alcuna deroga sulla gestione degli annutoli: “Loro sono il nostro futuro e vogliamo puntare con tutte le forze sul benessere animale perché è il primo strumento per avere una stalla efficiente e sana. E questo coinvolge anche tutta la gestione alimentare, che abbiamo sviluppato insieme al Team Bufale di Purina®, per avere uno svezzamento ottimale, in linea con gli obiettivi di crescita che si siamo dati.
Non possiamo permetterci di sbagliare e la collaborazione con Donato Chiumiento e lo staff della Concessione Marotta va in questa direzione”.

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Massimo livello di benessere animale per i vitelli di casa Leuci

 

 

Lavoro di squadra


A seguire i vitelli è Paolo Romano, cognato di Luigi, che rispetta i piani alimentari concordati alla lettera distribuendo con precisione il latte agli annutoli, come da tabella, prima di passare verso i 90 giorni allo svezzamento vero e proprio con un mangime che li supporti pienamente nella loro crescita, messo già a loro disposizione anche nelle settimane precedenti insieme al fieno. “In questo modo - spiega lo specialista Donato Chiumiento - si arriva ad un peso di svezzamento che si attesta attorno ai 110-115 kg. Con il piano alimentare che abbiamo concordato si ottiene una manza ben strutturata che oggi partorisce attorno ai 28-29 mesi, ma che in futuro verrà pronta anche prima. Abbiamo scelto un piano che unisse le performance a lla semplicità,perché in stalla la forza lavoro non basta mai. Poi nella razione entra farinaccio e farina di mais, sempre con ottimo fieno a disposizione di produzione aziendale, anche per un controllo dei costi. Visto che molte stalle stanno vivendo il problema degli abbattimenti e decidono di ripartire dai vitelli, la Concessione Marotta ha inserito nel suo gruppo una figura nuova, nella persona di Serena De Marco, che segue in specifico questo settore chiave del ciclo produttivo”.

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Il team bufale Purina® con la famiglia Leuci

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Serena De Marco, la nuova specialista nell’alimentazione dei vitelli della Concessione Marotta

 

“La strada è segnata – conclude Luigi – e nel riavviare la stalla abbiamo avuto l’opportunità di migliorare la gestione della mandria, ottimizzando aspetti che magari prima non erano curati con così tanta attenzione. Oggi lo svezzamento segue le più moderne concezioni,utilizzando prodotti tecnologici e i risultati si vedono già. A tutto questo aggiungeremo la nostra esperienza e la voglia di ricostruire un allevamento di successo. E sento che ce la faremo”.

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Nel corpo aziendale di Grazzanise sono ospitati 110 capi, che si vanno ad aggiungere ad un altro centinaio attualmente in una stalla a pochi minuti di auto di distanza