Parola d'ordine cow comfort

Da sinistra: Antonio, Angelo e Luigi Formentin

Gestione mandria

Parola d'ordine cow comfort

Se le vacche stanno bene, il latte viene da sé: è questo il credo della famiglia Formentin di San Pietro al Tanagro (Sa), allevatori che hanno costruito il proprio successo insieme a Purina

“Prima di sistemarci in aperta campagna, avevamo una stalla nel centro abitato del paese con 40 capi in stabulazione fissa, anche se con un ampio paddock esterno. Poi, nel 2000, abbiamo trasferito qui, nel nuovo centro aziendale, dapprima le bovine adulte, in un edificio progettato e costruito per ospitare e mungere 80-100 capi. Successivamente, nel  2008-2009, la struttura è stata raddoppiata, ma quando nel 2016 siamo arrivati ai 150 capi in mungitura, abbiamo edificato questo nuovo capannone, dove oggi alleviamo le nostre 260 vacche in lattazione, mentre asciutte e rimonta sono tenute nell’edificio costruito e rinnovato in precedenza”. È una felice storia di crescita quella che vi racconterà Angelo Formentin se lo andrete a trovare in azienda, in quel di San Pietro al Tanagro (Sa).

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La stalla datata 2016 in cui viene allevata la mandria di lattifere

 

Ma attenzione, i titolari di questa performante realtà agricola a indirizzo lattiero – lo stesso Angelo con il padre Luigi e con il fratello Antonio – non sono di quegli allevatori il cui unico obiettivo è consegnare di anno in anno sempre più latte, non importa come, con quanti e con quali animali. “Il nostro orgoglio – chiarisce subito Angelo – è esser riusciti ad aumentare la produzione media giornaliera (attualmente arrivata a 39 litri per vacca, su 2 mungiture e con molte primipare), mantenendo una buona longevità, visto che abbiamo parecchie vacche con 5-6 lattazioni alle spalle, e soprattutto con la sola rimonta interna. In effetti abbiamo una buona fertilità, tanto che il C.R. al primo servizio è del 50%”.

 

Foraggi di qualità

Ed è chiaro che per centrare certi risultati la parola d’ordine è cow comfort a tutto spiano. “Abbiamo reinvestito i nostri utili in azienda – si schermisce Angelo – per costruire una nuova stalla facile da gestire e in grado di offrire ai nostri animali il massimo livello di benessere animale. Certo, il Psr regionale ci ha dato una mano”.

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Questa immagine la dice lunga sui livelli di benessere animale raggiunti nella stalla delle vacche


Ed è uno spettacolo vedere come nel nuovo capannone le vacche dimostrino di essere a loro completo agio, tutte intente a riposare coricate in cuccetta oppure a bere, o ancora affacciate in greppia per consumare la razione. Anzi, le razioni, visto che dal punto di vista alimentare le vacche sono divise in freschissime, primipare e pluripare. “Un altro dei tratti distintivi di questo allevamento – suggerisce Attilio Chiola di Purina®, che segue l’azienda da diversi anni – è l’attenzione dedicata alla qualità delle materie prime. Esemplare la cura dedicata agli insilati e ai fieni aziendali”. E qui scende (letteralmente) in campo Antonio Formentin, che ha il compito di seguire i quasi 130 ettari di campagna a disposizione dell’azienda. “I 35-40 ettari di terreni irrigui e accorpati – ci spiega il diretto interessato – vengono utilizzati per il frumento foraggero, il loietto e gli altri insilati primaverili, e in secondo raccolto per il mais da trinciato. Produciamo anche del fieno di avena e di loietto, mentre la medica viene acquistata all’esterno perché sui nostri terreni l’acqua piovana tende a ristagnare”. E a completare le razioni aziendali, ecco i nutrimenti Purina®: “È da più di 20 anni, ormai – riflette a questo proposito Angelo –  che siamo clienti. Del resto con la Concessione Purina® Petrizzo di Padula (Sa) e con Attilio abbiamo proprio formato una bella squadra”.

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Angelo Formentin con Attilio Chiola di Purina®

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Obiettivi nel mirino

Ci lasciamo alle spalle la stalla delle vacche in lattazione, non prima però di aver notato l’apprezzabile morfologia della mandria di Frisone, a cui si affianca qualche Jersey. “Un tempo nella scelta dei riproduttori davamo più enfasi alla morfologia e alla produzione – commenta Angelo – mentre oggi, oltre a utilizzare in larga prevalenza tori genomici, guardiamo principalmente ai caratteri funzionali: cellule, longevità, DPR...”.

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Le manze vengono sistematicamente coperte con il seme sessato

Ci muoviamo quindi alla volta della stalla dove sono allevate le manze, e qui salta subito all’occhio l’abbondanza di animali: “merito della buona fertilità – spiega ancora Angelo – e dell’uso del sessato a tappeto sulle manze. Mentre sulle pluripare utilizziamo il seme da carne proprio per diradare questo reparto...”.

Quanto alle performance delle giovani bovine, l’età al primo parto è mediamente intorno ai 24-25 mesi: “è un dato che vogliamo migliorare – conclude il nostro interlocutore – e su cui stiamo lavorando, anche grazie all’aiuto dei nostri consulenti. Così come vogliamo dare un’ulteriore spinta al livello genetico tramite la genotipizzazione e l’embryotransfer. Infine, per il futuro, pensiamo anche a un impianto di biogas, purché ben commisurato alla nostra disponibilità di letame e liquame”.

Il messaggio è chiaro: all’azienda Formentin la voglia di crescita non è ancora passata.

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Grazie alle buone performance riproduttive, l’azienda è cresciuta con la sola rimonta interna