Dal vitello al toro, per una Piemontese sempre al top

Gestione mandria

Dal vitello al toro, per una Piemontese sempre al top

Il Centro Genetico di Carrù (Cn) riveste un ruolo essenziale nello schema selettivo della razza. L’obiettivo è individuare i soggetti più meritevoli di diventare tori per Inseminazione Artificiale

I caratteri legati alla produzione, quali accrescimento e muscolosità, presentano ereditabilità elevate, e le misura di questi caratteri in condizioni di allevamento omogenee, rappresentano un buon indicatore del loro valore genetico. I tori destinati alla Fecondazione Artificiale (FA), sono quindi facilmente valutabili attraverso la “prova di performance” in stazione. Situato a Carrù e gestito da Anaborapi, il Centro Genetico mette in prova oltre 200 vitelli all’anno, programmati o preselezionati attraverso la loro genealogia, per individuare i futuri riproduttori.

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I migliori vitelli maschi nati negli allevamenti in selezione possono competere per diventare i futuri riproduttori (Ph Anaborapi)

 

La scelta dei candidati

Premessa fondamentale è l’estrazione di un gruppo di coetanei al fine di limitare le differenze dovute all’età; ogni mese si classificano i vitelli appena nati secondo i loro indici genetici e per scegliere i candidati all’ingresso si applicano i seguenti criteri:

• devono avere almeno 4 generazioni di antenati noti;

• la consanguineità del vitello deve essere inferiore al 3%;

• la parentela della madre con i tori di FA disponibili deve essere contenuta;

• il padre del vitello non deve superare un certo numero di figli già testati in Centro Genetico.