Al riparo dal caldo estivo per un autunno in piena forma

Durante la stagione estiva la bovina è sottoposta ad uno sforzo notevole per restare produttiva e fertile e ha bisogno di tutto il supporto nutrizionale da parte dell’allevatore

Gestione mandria

Al riparo dal caldo estivo per un autunno in piena forma

La qualità dei foraggi è un requisito fondamentale per l’efficienza tecnico-economica delle stalle da latte perché la fibra, derivante appunto dai foraggi, è l’elemento nutritivo più abbondante all’interno della dieta e quindi ha un notevole impatto sulle performance delle bovine

Con un foraggio di qualità è possibile raggiungere traguardi elevati, contenendo i costi della razione e fornendo alle bovine la fibra di cui il rumine ha bisogno. Poi il nutrizionista farà il resto, ottimizzando eventuali carenze e integrando il tutto in maniera precisa per permettere alla vacca di esprimere al meglio il proprio patrimonio genetico. Vale quindi la pena di guardare ai foraggi con occhi nuovi, iniziando a comprendere dove nasce un prodotto di alto valore nutrizionale.

Siete pronti? I fattori che influenzano la qualità dei foraggi sono molti ma possono essere raggruppati in 3 grandi categorie:
• il patrimonio genetico della pianta;
• l’ambiente di coltivazione;
• le condizioni al momento della raccolta.


Il patrimonio genetico della pianta è una componente su cui è possibile esercitare la massima influenza, tramite lascelta consapevole della specie botanica e della varietà o ibrido da coltivare. L’ambiente di coltivazione e le condizioni al momento della raccolta sono invece due aspetti su cui l’uomo ha una possibilità di controllo relativamente limitata; da un lato, infatti, la preparazione del terreno e le buone pratiche agronomiche mettono le basi per il corretto sviluppo colturale mentre, dall’altro, l’andamento climatico è totalmente incontrollabile e ci si deve, pertanto, adeguare.

A questo proposito è quanto mai concreto l’esempio della primavera appena trascorsa che è stata decisamente anomala: siccità prolungata e temperature ampiamente sopra le medie storiche (+3°C) fino alla fine di marzo, seguite da una repentina inversione di tendenza con ritorno alle basse temperature e precipitazioni abbondanti durante tutto il mese di maggio.

 

Questione di lignina

La mancanza d’acqua e il caldo prematuro durante gli stadi giovanili hanno marcatamente influenzato lo sviluppo vegetativo causando la rapida e precoce lignificazione dei tessuti; a seguire, l’instabilità delle condizioni meteorologiche ha impedito in molti casi di
sfalciare al momento opportuno aggravando, di fatto, una situazione foraggera già compromessa. Per effetto del cambiamento climatico questi eventi, un tempo considerati eccezionali, diventano parte della quotidianità che gli allevatori devono essere in condizioni di gestire mettendo in atto strategie alimentari in grado di correggere e complementare le carenze nutrizionali dei foraggi e la loro variabilità.


Ingestione sotto controllo

Disporre di foraggi di qualità non adeguata, ossia poveri di NDF digeribile, significa anzitutto deprimere la capacità delle bovine di ingerire sostanza secca e, di conseguenza, ridurre l’efficienza alimentare, produttiva e riproduttiva; aspetti ancor più determinanti nel
corso dei mesi estivi quando le temperature stagionali e gli elevati tassi di umidità mettono le bovine in condizioni di forte stress portandole fisiologicamente ad aumentare il consumo di acqua e ridurre quello di alimento.
Grazie alla ricerca Purina® gli allevatori hanno oggi a disposizione la soluzione giusta per riuscire a valorizzare i foraggi aziendali, anche quelli più grossolani, e supportare le bovine durante tutti i mesi estivi accompagnandole verso una pronta ripartenza autunnale.

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La soluzione si chiama Summer Protection Program, nutrimenti di altissimo valore tecnologico, che possono essere combinati in modo personalizzato per ogni allevatore, in funzione delle priorità aziendali e della qualità dei foraggi disponibili.
Summer Protection Program, unitamente all’adeguata applicazione delle strategie gestionali per il raffrescamento, mette le bovine al riparo dal caldo estivo e le prepara ad affrontare un autunno in piena forma.