Agricola Carrobbio di Cecchin, veri allevatori top

Gestione mandria

Agricola Carrobbio di Cecchin, veri allevatori top

Passione, competenza e il giusto partner nell’alimentazione della mandria: così la famiglia Cecchin di Castellucchio (Mantova) ha raggiunto l'eccellenza

Nella provincia di Mantova molte aziende familiari di vacche da latte hanno costruito negli anni realtà produttive di grande valore. Tra queste, l’Agricola Carrobbio di Cecchin a Castellucchio ha coniugato passione e competenza, sia come agricoltori che come allevatori, raggiungendo livelli di produzione ed efficienza davvero interessanti, e ponendosi sicuramente tra le prime aziende per chili di proteine nella provincia di Mantova, ma anche in ambito nazionale. Il latte è destinato alla produzione di formaggio Grana Padano DOP presso il Caseificio San Donato di Castellucchio, di cui Giorgio Cecchin è presidente.


Da sinistra: Giorgio e Pietro Cecchin, l’agente Icim Daniele Turra e Diego Cecchin


Chi fa da sé…

Un punto di forza è da sempre la vocazione all’autoproduzione di foraggi e alimenti: la superficie agricola è infatti coltivata prevalentemente a mais da trinciato e da granella, a medica, che viene insilata con pre-appassimento (primo sfalcio) oppure viene essiccata (sfalci successivi), e infine a frumento, destinato sia a fieno che a pastone di spiga e a granella secca, con successiva semina di soia, anch’essa impiegata nell’alimentazione delle vacche in produzione. L’idea di fondo è la scelta di piani colturali in funzione dell’allevamento e la formulazione di razionamenti che valorizzino pienamente le coltivazioni. Inoltre il forte orientamento all’autoproduzione aziendale consente la minima esposizione sul mercato sia per la quantità di alimenti acquistati, attorno al 20% del totale, sia per il rischio di forte volatilità dei prezzi delle materie prime, come abbiamo assistito tra fine 2020 e inizio 2021.

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I cruscotti del robot di mungitura in data 6 aprile
 

Automazione e benessere

La genetica e la passione per l’allevamento sono un altro elemento distintivo, insieme agli investimenti in tecnologia che ha portato l’azienda al passaggio dalla sala mungitura a quattro robot a traffico libero.
La prima cosa che colpisce entrando in stalla è la grande tranquillità degli animali che, oltre a produrre molto latte di qualità, si presentano anche in splendida forma. In effetti le produzioni elevate sono ottenute proprio grazie alla grande cura del benessere degli animali e della qualità degli alimenti, a partire dai foraggi prodotti in azienda, alla preparazione dell’unifeed e alla gestione della mangiatoia, fino alla pulizia del pavimento grigliato, anch’essa con robot deputato, e alla cura delle cuccette. Molto efficace anche il lavaggio e la disinfezione a spruzzo dei piedi delle bovine in lattazione ad ogni passaggio nella stazione di mungitura, per il controllo delle infezioni podali. Del resto è solo dalla massima attenzione al benessere e all’alimentazione, oltre che alla genetica, che si può crescere con la produzione di latte ed avere vacche sane ed efficienti.
 

Salute in mangiatoia

La razione delle vacche in lattazione (tabella 1) è costituita da un unifeed di base con massima presenza di foraggi e alimenti aziendali (attualmente pari al 78%) e una minima parte di alimenti acquistati (22%).

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Tra questi, il mix Ambra a base di farina d’estrazione di soia, supplemento vitaminico-minerale prodotto da Icim Spa arricchito di metionina ad elevata biodisponibilità per la migliore resa in caseina del latte, grassi protetti e zucchero. In mungitura, poi, le vacche assumono in media 4 kg di concentrato in pellet appositamente formulato da Ambra Mangimi per i robot di mungitura, in funzione della quantità di latte prodotto. I dati del monitor del pc evidenziano le performance in tempo reale delle bovine in lattazione; al momento della nostra visita la produzione media della settimana è di 43,3 kg di latte con 3,1 mungiture e una percentuale di grasso a 3,75% e proteina al 3,35%. Il tenore di caseina nel latte è 2,65%; la media delle cellule somatiche si attesta stabilmente sotto le 200.000/ml. Con un’ingestione di sostanza secca giornaliera vicina ai 26 kg l’efficienza alimentare raggiunge il valore di 1,67 kg di latte per ogni kg di sostanza secca consumata (tabella 2).

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Il margine operativo lordo (ricavo al netto dei costi alimentari o IOFC) attualmente si attesta attorno agli 11 euro per vacca (tabella 3: 19,0 euro ricavo con IVA/vacca - 8,0 euro costo razione con IVA/vacca munta). Grazie alla formulazione dinamica della razione sotto la guida esperta del dottor Daniele Longhi, nutrizionista di Icim, e grazie all’impiego di foraggi e alimenti di qualità e al bilanciamento degli aminoacidi, l’efficienza proteica degli animali è molto buona, con un 34% di proteina del latte sulla proteina ingerita (tabella 4).

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Gioco di squadra

La fecondazione viene effettuata quasi esclusivamente su calori naturali con l’ausilio della tecnologia (attivometri) per individuare il momento più opportuno per l’intervento. Negli ultimi 12 mesi il tasso di gravidanza è attorno al 23%, con una percentuale oltre l’85% di vacche gravide sotto i 150 giorni di lattazione e 119 giorni di periodo medio parto-concepimento. Il tasso di riforma della mandria è attorno al 27%. La percentuale di bovine con chetosi subclinica rilevata al primo e secondo controllo funzionale è sempre piuttosto bassa, inferiore al 4% negli ultimi 12 mesi. La spesa media di medicinali non ha superato gli 85 euro per vacca in produzione nel 2020, pari a 0,63 euro/100 litri di latte prodotto, decisamente inferiore alla media degli allevamenti. Che altro dire? L’allevamento della vacca da latte non è uno sport individuale, ma un gioco di squadra: “Se vuoi andare veloce cammina da solo, se vuoi andare lontano cammina insieme” dice un proverbio africano. E qui la squadra corre, insieme, veloce e lontano!


di Stefano Lasagna – Medico Veterinario
L’autore ringrazia il dottor Marco Bellini di Aral Lombardia, per aver gentilmente fornito i dati sulla mandria da DairyComp