
La migliore socializzazione è uno dei punti di forza dell’allevamento a coppie
Gestione mandria
Allevare i vitelli in coppia? Rispondono gli allevatori
Maggiori performance di crescita e migliore comportamento sociale da adulti: sono questi i principali vantaggi del “buddy system” secondo i produttori che stanno applicando questo metodo nella propria azienda
Si sente sempre più spesso parlare di benessere animale e di interesse del consumatore nei confronti di ciò che si mangia. Molti studi indicano come il consumatore sia meglio disposto verso l’allevamento di vitelli in coppia o in piccoli gruppi rispetto al vitello allevato singolarmente. Nonostante molte ricerche indichino come i vitelli cresciuti insieme ad altri individui della stessa specie fin dai primi giorni di vita abbiano migliori performance di crescita e un migliore comportamento sociale da adulti, la maggior parte degli allevatori rimane piuttosto scettica su questo tipo di allevamento, perciò abbiamo deciso di presentare l’esperienza di 5 allevatori (tre americani e due italiani) che rispondendo a poche e semplici domande ci parlano della gestione della loro vitellaia con il “buddy system” (il sistema del compagno). Ecco le loro testimonianze.

Anche sotto il profilo della salute animale il “buddy system” sembra offrire vantaggi
Quanto tempo fa avete iniziato ad allevare i vitelli in coppia?
Laura Wagner (Wagner Farms, Wisconsin, Usa): abbiamo iniziato ad allevare i vitelli in coppia poco più di 3 anni fa.
Dafne Holterman (Rosy-Lane Holsteins LLC, Wisconsin, Usa): abbiamo cominciato circa due anni fa, prima però abbiamo fatto una prova con una decina di vitelli.
Ermith Ocampo (Calf Source LLC, Wisconsin, Usa): abbiamo iniziato un anno e mezzo fa. Inizialmente abbiamo provato con 4 vitelli, adesso ne mettiamo due o tre insieme.
Francesca Staltari (Azienda agricola Polverile, Rossiglione, Genova): da novembre 2019 con l’acquisto degli igloo EXL di Agri-plastics.
Bryan Pezzini (Azienda agricola Castelpersegano, Torre de' Picenardi, Cremona): è stata una decisione presa molto recentemente, siamo partiti a marzo 2020.
Cosa vi ha spinto a fare questa scelta?
Laura: nella nostra azienda cerchiamo sempre di migliorare e di prenderci cura dei nostri animali nel miglior modo possibile. Il nostro consulente nutrizionista ci ha pertanto suggerito di provare ad allevare i vitelli in coppia nonostante avessimo già ottimi risultati con vitelli allevati singolarmente. Abbiamo provato e monitorato il peso dei vitelli, poco dopo abbiamo trasformato l’intera vitellaia.
Dafne: l’abbiamo fatto per migliorare il benessere animale e la socializzazione dei vitelli, inoltre si instaura una sana competizione per l’alimentazione.
Ermith: si stava parlando parecchio dei lati positivi e abbiamo deciso di provare per vedere quanto effettivamente potesse aiutare i vitelli.
Francesca: volevamo cambiare la gestione dei vitelli e su suggerimento di Carlo Valsecchi abbiamo deciso di procedere con l’allevamento in coppia per stimolare la socializzazione.
Bryan: la scelta è stata principalmente economica, mettendo i vitelli nell’igloo doppio, il costo dell’igloo per vitello diminuisce parecchio.


C’è anche chi mette tre vitelli nello stesso box
A che età mettete insieme i vitelli?
Laura: a due settimane di età. È stato particolarmente difficile cercare di capire il momento migliore, abbiamo notato che mettendoli insieme troppo presto si succhiavano l’ombelico rendendo difficile la gestione.
Dafne: subito, il primo giorno.
Ermith: arrivano alla Calf Source quando hanno 12/36 ore e li mettiamo direttamente insieme negli igloo in cui staranno fino a 68/70 giorni quando vengono spostati in gruppi di 12.
Francesca: li lasciamo da soli circa una settimana di vita, poi li mettiamo in coppia fino ai 30-40 giorni. Dopo tale data formiamo un gruppo con più capi.
Bryan: quando hanno 3 o 4 giorni.

Ricerche recenti dimostrano come il consumo di alimento sia superiore se più vitelli vivono nello stesso igloo
Quali sono i principali vantaggi riscontrati con questo tipo di allevamento?
Laura: abbiamo notato numerosi vantaggi, il primo riguarda il loro comportamento sociale. Mettendoli insieme essi imparano molto l’uno dall’altro e quando li si sposta in altri gruppi sono più a loro agio. Tutto ciò ci aiuta ad andare incontro al consumatore nella richiesta di un maggior benessere animale.
Un secondo importante vantaggio l’abbiamo riscontrato nell’alimentazione, i vitelli allevati in questo modo iniziano prima a mangiare mangime, a 4 settimane mangiano 1 kg di mangime a testa in più, dato che allo svezzamento supera i 4 kg. Sono anche più competitivi nel bere il latte. Pesiamo tutti i vitelli dal 2012. Grazie a queste informazioni sappiamo che i vitelli con incremento giornaliero superiore a 1 kg producono dai 13 ai 22 quintali di latte in più per lattazione rispetto agli altri animali. Il nostro incremento giornaliero medio oggi allo svezzamento è di 1,27 kg.
Dafne: anche se gli incrementi ponderali sono simili a quelli che avevamo in precedenza, abbiamo notato un netto miglioramento per quanto riguarda la transizione allo svezzamento e minor stress quando vengono rimescolati gli animali.
Ermith: in generale aiuta il vitello nella socializzazione, migliora gli incrementi ponderali e il loro stato di salute.
Francesca: il vantaggio principale è che nel momento della formazione dei gruppi non vi sono problemi di socializzazione e ci sono meno problemi nel portarli allo svezzamento grazie al miglior approccio con il cambio di alimentazione. L’allevamento dei vitelli nella nostra azienda ha avuto un notevole miglioramento sia a livello igienico-sanitario, sia per quanto riguarda il benessere e vi è stata la diminuzione fino alla quasi scomparsa di problemi respiratori ed enterici.
Bryan: abbiamo notato che i vitelli crescono meglio e anche le malattie sembrano passare più in fretta.

Anche la basse temperature non sono un problema, se i vitelli sono in buone condizioni fisiche
Gli svantaggi?
Laura: L’unico svantaggio da noi riscontrato è la suzione crociata. Non lo fanno tutti i vitelli e di solito è solo nel momento immediatamente dopo la somministrazione del latte.
Dafne: L’unico svantaggio è la suzione crociata, stiamo cercando di rimediare permettendo ai vitelli di succhiare più a lungo dalla tettarella.
Ermith: nessun svantaggio in particolare.
Francesca: per ora non abbiamo riscontrato svantaggi.
Bryan: non abbiamo ancora visto comportamenti di suzione crociata, però utilizziamo il Milkbar per la somministrazione del latte.
Suggerimenti per qualcuno che vuole provare?
Laura: il mio suggerimento è quello di trovare la migliore soluzione che funzioni per voi. Se decidete di usare questo metodo però assicuratevi di dare abbastanza latte, altrimenti i vitelli incominceranno a succhiarsi a vicenda.
Dafne: si può iniziare a provare con qualche vitello, se li si guarda attentamente saranno loro a dirvi quale sistema preferiscono.
Ermith: pianificare di avere il giusto equipaggiamento per la somministrazione del latte, in particolare nelle prime due settimane.
Francesca: noi, per la nostra esperienza, possiamo consigliare l’utilizzo di questo sistema.
Bryan: per ora nessuno.
di Giulia Aloisio, veterinario GPLUS (www.g-plus.it)

Anche sotto il profilo della salute animale il “buddy system” sembra offrire vantaggi
Quanto tempo fa avete iniziato ad allevare i vitelli in coppia?
Laura Wagner (Wagner Farms, Wisconsin, Usa): abbiamo iniziato ad allevare i vitelli in coppia poco più di 3 anni fa.
Dafne Holterman (Rosy-Lane Holsteins LLC, Wisconsin, Usa): abbiamo cominciato circa due anni fa, prima però abbiamo fatto una prova con una decina di vitelli.
Ermith Ocampo (Calf Source LLC, Wisconsin, Usa): abbiamo iniziato un anno e mezzo fa. Inizialmente abbiamo provato con 4 vitelli, adesso ne mettiamo due o tre insieme.
Francesca Staltari (Azienda agricola Polverile, Rossiglione, Genova): da novembre 2019 con l’acquisto degli igloo EXL di Agri-plastics.
Bryan Pezzini (Azienda agricola Castelpersegano, Torre de' Picenardi, Cremona): è stata una decisione presa molto recentemente, siamo partiti a marzo 2020.
Cosa vi ha spinto a fare questa scelta?
Laura: nella nostra azienda cerchiamo sempre di migliorare e di prenderci cura dei nostri animali nel miglior modo possibile. Il nostro consulente nutrizionista ci ha pertanto suggerito di provare ad allevare i vitelli in coppia nonostante avessimo già ottimi risultati con vitelli allevati singolarmente. Abbiamo provato e monitorato il peso dei vitelli, poco dopo abbiamo trasformato l’intera vitellaia.
Dafne: l’abbiamo fatto per migliorare il benessere animale e la socializzazione dei vitelli, inoltre si instaura una sana competizione per l’alimentazione.
Ermith: si stava parlando parecchio dei lati positivi e abbiamo deciso di provare per vedere quanto effettivamente potesse aiutare i vitelli.
Francesca: volevamo cambiare la gestione dei vitelli e su suggerimento di Carlo Valsecchi abbiamo deciso di procedere con l’allevamento in coppia per stimolare la socializzazione.
Bryan: la scelta è stata principalmente economica, mettendo i vitelli nell’igloo doppio, il costo dell’igloo per vitello diminuisce parecchio.


C’è anche chi mette tre vitelli nello stesso box
A che età mettete insieme i vitelli?
Laura: a due settimane di età. È stato particolarmente difficile cercare di capire il momento migliore, abbiamo notato che mettendoli insieme troppo presto si succhiavano l’ombelico rendendo difficile la gestione.
Dafne: subito, il primo giorno.
Ermith: arrivano alla Calf Source quando hanno 12/36 ore e li mettiamo direttamente insieme negli igloo in cui staranno fino a 68/70 giorni quando vengono spostati in gruppi di 12.
Francesca: li lasciamo da soli circa una settimana di vita, poi li mettiamo in coppia fino ai 30-40 giorni. Dopo tale data formiamo un gruppo con più capi.
Bryan: quando hanno 3 o 4 giorni.

Ricerche recenti dimostrano come il consumo di alimento sia superiore se più vitelli vivono nello stesso igloo
Quali sono i principali vantaggi riscontrati con questo tipo di allevamento?
Laura: abbiamo notato numerosi vantaggi, il primo riguarda il loro comportamento sociale. Mettendoli insieme essi imparano molto l’uno dall’altro e quando li si sposta in altri gruppi sono più a loro agio. Tutto ciò ci aiuta ad andare incontro al consumatore nella richiesta di un maggior benessere animale.
Un secondo importante vantaggio l’abbiamo riscontrato nell’alimentazione, i vitelli allevati in questo modo iniziano prima a mangiare mangime, a 4 settimane mangiano 1 kg di mangime a testa in più, dato che allo svezzamento supera i 4 kg. Sono anche più competitivi nel bere il latte. Pesiamo tutti i vitelli dal 2012. Grazie a queste informazioni sappiamo che i vitelli con incremento giornaliero superiore a 1 kg producono dai 13 ai 22 quintali di latte in più per lattazione rispetto agli altri animali. Il nostro incremento giornaliero medio oggi allo svezzamento è di 1,27 kg.
Dafne: anche se gli incrementi ponderali sono simili a quelli che avevamo in precedenza, abbiamo notato un netto miglioramento per quanto riguarda la transizione allo svezzamento e minor stress quando vengono rimescolati gli animali.
Ermith: in generale aiuta il vitello nella socializzazione, migliora gli incrementi ponderali e il loro stato di salute.
Francesca: il vantaggio principale è che nel momento della formazione dei gruppi non vi sono problemi di socializzazione e ci sono meno problemi nel portarli allo svezzamento grazie al miglior approccio con il cambio di alimentazione. L’allevamento dei vitelli nella nostra azienda ha avuto un notevole miglioramento sia a livello igienico-sanitario, sia per quanto riguarda il benessere e vi è stata la diminuzione fino alla quasi scomparsa di problemi respiratori ed enterici.
Bryan: abbiamo notato che i vitelli crescono meglio e anche le malattie sembrano passare più in fretta.

Anche la basse temperature non sono un problema, se i vitelli sono in buone condizioni fisiche
Gli svantaggi?
Laura: L’unico svantaggio da noi riscontrato è la suzione crociata. Non lo fanno tutti i vitelli e di solito è solo nel momento immediatamente dopo la somministrazione del latte.
Dafne: L’unico svantaggio è la suzione crociata, stiamo cercando di rimediare permettendo ai vitelli di succhiare più a lungo dalla tettarella.
Ermith: nessun svantaggio in particolare.
Francesca: per ora non abbiamo riscontrato svantaggi.
Bryan: non abbiamo ancora visto comportamenti di suzione crociata, però utilizziamo il Milkbar per la somministrazione del latte.
Suggerimenti per qualcuno che vuole provare?
Laura: il mio suggerimento è quello di trovare la migliore soluzione che funzioni per voi. Se decidete di usare questo metodo però assicuratevi di dare abbastanza latte, altrimenti i vitelli incominceranno a succhiarsi a vicenda.
Dafne: si può iniziare a provare con qualche vitello, se li si guarda attentamente saranno loro a dirvi quale sistema preferiscono.
Ermith: pianificare di avere il giusto equipaggiamento per la somministrazione del latte, in particolare nelle prime due settimane.
Francesca: noi, per la nostra esperienza, possiamo consigliare l’utilizzo di questo sistema.
Bryan: per ora nessuno.
di Giulia Aloisio, veterinario GPLUS (www.g-plus.it)