Seminart, una garanzia per le vostre semine

Prove aziendali estive con miscuglio di sorghi BMR Dolce Letizia

Attualità

Seminart, una garanzia per le vostre semine

L’azienda veneta vanta una tradizione secolare nella selezione delle foraggere per l’alimentazione del bestiame

La Seminart è un’azienda storica nel settore sementiero: da oltre cento anni, infatti, la famiglia Tombolan, ora rappresentata da Giuseppe e dal figlio Andrea, si occupa della produzione e della commercializzazione di sementi foraggere per la nutrizione zootecnica. Un lavoro al tempo faticoso, che richiedeva innumerevoli sforzi e sacrifici per la selezione e il trasporto delle sementi, quando Mario, padre di Giuseppe, aveva a disposizione solamente una bicicletta per trasportare al magazzino i sacchi di iuta carichi di granaglie acquistate dagli agricoltori.

Con il passare degli anni e l’introduzione di nuove tecnologie, l’azienda è riuscita ad evolversi e a crescere fino a quando, esattamente il 10 giugno di 40 anni fa, Mario Tombolan con il figlio Giuseppe fondano la Seminart. L’azienda, la cui filosofia di vita si basa sul proprio, storico slogan “Il seme è arte e tradizione”, nasce dalla capacità di integrare l’esperienza raccolta nel lavoro di più generazioni alle costanti innovazioni tecnologiche in tutti gli ambiti del processo produttivo.

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Uno dei campi di selezione varietale utilizzati nel quadro del progetto Soil Bank

 

Progetto Soil Bank

Il progresso, unito alla sensibilità e alla passione per l’ambiente, ha permesso all’azienda di diventare un modello di sostenibilità, escludendo progressivamente, nei propri processi produttivi, l’uso dei combustibili fossili a favore di energie rinnovabili. La stessa passione ha portato l’azienda a partecipare a un importante progetto ambientale: nel 2019 è iniziata infatti la collaborazione con l’Università di Padova per il progetto Soil Bank: studio che si è posto come obiettivo principale quello di proteggere, conservare e promuovere la fertilità del suolo.

Grazie ad un approccio agricolo conservativo, come l’utilizzo di colture di copertura e di fertilizzanti organici, tale studio ha dimostrato che la lotta ai cambiamenti climatici e l’uso di sistemi sostenibili può incrementare l’efficienza della filiera agricola anche nel medio-lungo termine.

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Selezionatrice ottica per la separazione delle sementi estranee. Grazie a questo dispositivo Seminart garantisce sempre prodotti in purezza

 

Test sul campo

Con questi propositi, l’obiettivo principale di Seminart è sempre stato quello, attraverso lo studio e la ricerca del proprio materiale genetico, di formare colture sempre più performanti, in grado di mantenere elevati standard qualitativi che sappiano coniugare contemporaneamente le esigenze di agricoltori, allevatori ed ambiente.

Tutto il materiale sementiero, testato annualmente attraverso meticolose prove aziendali, deve inizialmente rispondere positivamente a molteplici prove agronomiche che valutano lo sviluppo, l’adattabilità ambientale, l’attitudine alla consociazione, la risposta a stress biotici e abiotici, la stabilità e la capacità produttiva in relazione a differenti input energetici.
Dopo aver constatato le qualità agronomiche, viene valutata anche la composizione nutrizionale, in linea con le esigenze degli allevatori e con le indicazioni dei nutrizionisti.

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Grafico 1 - La differenza di digeribilità della fibra BMR rispetto a quella tradizionale

 

Miscuglio di sorghi

Le prove condotte nell’estate 2021 hanno ad esempio dimostrato la capacità degli ibridi di sorgo monosfalcio con fibra BMR (brown mid-rib) di ridurre il contenuto di lignina e fibre non digeribili (% ADL e % αNDFom: grafico 1) nella biomassa di sorgo raccolto allo stadio di maturazione lattea al 50%.
Nello specifico, è stato dimostrato come, a fronte di un superiore contenuto di fibre strutturali (NDF +1.77% rispetto a ibridi tradizionali), la degradabilità della frazione non digeribile αNDFom risulta leggermente superiore negli ibridi contraddistinti da genetica BMR rispetto ai sorghi con genetica tradizionale. Questo aspetto, sommato al basso contenuto di lignina (ADL -1.89%), determina che i sorghi con fibra BMR consentono all’animale di digerire prima e meglio il prodotto. Questi risultati hanno indotto Seminart a formulare il miscuglio di sorghi BMR Dolce Letizia il quale, in base alla composizione della propria fibra, fornisce un insilato energetico e facilmente digeribile.
Ingerendo una fibra a ridotta complessità, l’animale impiega meno tempo a digerire e a liberare il rumine, aumentando il proprio senso di appetito e la conseguente resa produttiva.

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L’esperienza di Seminart suggerisce di utilizzare le varietà di cereali autunno vernini in miscuglio per aumentare stabilità e la finestra di raccolta

 

Autunno-vernini in miscuglio

Nelle prove autunno-vernine, sono di particolare interesse le graminacee foraggere in quanto massima fonte di nutrimento sia per l’uomo che per la zootecnia.
Quest’anno il periodo di siccità sopraggiunto tra gennaio e maggio, intervallo di tempo in cui in Veneto si sono visti “precipitare” soli 167 mm di acqua (fonte: Arpav), ha evidenziato la resistenza delle varietà più tardive presenti, ad esempio, nel miscuglio Fravelo (frumento, avena e loietto) rispetto ad altre più precoci.
L’esperienza Seminart suggerisce di utilizzare le varietà più idonee in miscuglio per aumentare stabilità e la finestra di raccolta rispetto all’uso di singole specie.

di Alberto Farè, Ufficio Tecnico Seminart Srl