Il benessere animale ti fa guadagnare di più

Al bando hanno aderito 1.417 stalle, pari al 58% degli allevamenti e al 72,5% del latte lavorato per la Dop

Attualità

Il benessere animale ti fa guadagnare di più

Il Consorzio del Parmigiano Reggiano ha erogato 8,7 milioni di euro alle stalle e ai caseifici del circuito Dop che hanno aderito al Bando benessere. Rispondendo in maniera proattiva alle richieste della distribuzione britannica

Siamo onesti. Quando sei un allevatore che produce latte per il Parmigiano Reggiano e anche quest’anno ti porterai a casa un’ottantina di centesimi al litro, la tentazione di continuare a tenere la stalla come hai sempre fatto negli ultimi 30 anni è fortissima, perché tanto il caseificio ti liquiderà comunque un bel gruzzolo.

Poi nel 2018 ci si mettono di mezzo i buyer britannici che iniziano a chiedere una certificazione ad hoc capace di garantire al consumatore di Sua Maestà le modalità con cui le vacche da Parmigiano Reggiano vengono allevate. Tema delicato che ha sollevando una altrettanto delicata questione legata al benessere animale, con notevoli ricadute di carattere economico.
La tradizione è tradizione, ma quando metti a rischio gli 80 centesimi di cui sopra, anche i più conservatori fra gli allevatori drizzano le orecchie.

 

Risposta concreta

Per fortuna la gestione di quella che poteva diventare una crisi di non facile gestione è stata presa in mano dal Consorzio del Parmigiano Reggiano in maniera proattiva, con il lancio del Bando benessere animale, un progetto totalmente autofinanziato e con una dotazione che nel 2021 è stata pari a 8,7 milioni di euro, con l’obiettivo di raggiungere i 15 milioni nell’arco del triennio 2021-2023. Bei soldi, non c’è storia. Per il Presidente Nicola Bertinelli una splendida occasione per trasformare una tegola potenzialmente pesante in un’opportunità, visto che il benessere animale era diventato una componente dei capitolati di acquisto nella consapevolezza che gli allevatori afferenti al Consorzio potessero avere bisogno di un “aiutino” per migliorare il livello di gestione delle proprie stalle.

La mobilitazione coglie nel segno e ben 1.417 stalle, pari al 58% degli allevamenti e al 72,5% del latte lavorato per produrre la celebre Dop, aderisce al bando, insieme a 200 caseifici su 305. Non un plebiscito, ma un ottimo risultato su base “volontaria”.

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Per Nicola Bertinelli, Presidente del Consorzio, mettere al centro l’allevatore è il miglior modo per garantire un solido futuro al Parmigiano Reggiano

 

Squadra di esperti

Il Consorzio si dota quindi di 8 medici veterinari, che vengono sottoposti ad una specifica formazione tecnico legale sul benessere animale e partono le visite aziendali (2.146 in totale) per dare un punteggio formale al livello di benessere nelle stalle. Si utilizza la check list messa a punto dal Centro di referenza nazionale per il benessere animale (Crenba) costituita da 105 criteri per le stalle libere e 99 per le fisse, organizzati in 3 aree:

• management aziendale e personale,
• strutture ed attrezzature,
• animal-based measures.


Una volta compilata la check list si assegna il punteggio ufficiale, che va da 1 a 100 e in cui 60 rappresenta la sufficienza. Nel 2021 gli allevamenti del Parmigiano Reggiano hanno ottenuto un punteggio medio pari a 74,02 contro un 67,2 del 2018, registrando una crescita paria 6,4 punti. Le insufficienze? Appena l’1,75% dei partecipanti.

Alle aziende virtuose un premio in denaro: oltre 7,77 milioni di euro agli allevamenti e 930 mila euro ai caseifici per un totale di 8,7 milioni di euro, da investire in opere di miglioramento del benessere. Marco Nocetti, responsabile del Servizio produzione primaria del Consorzio, è soddisfatto e non nasconde la rilevanza del tema delle stalle legate, che il Consorzio sta affrontando cercando di spingere questi allevamenti a fare quel “passettino in più” (le parole sono del presidente Bertinelli), che in futuro sarà sempre più importante. Per investire su una filiera che rappresenta un patrimonio ambientale, sociale e di protezione della montagna. D’altro canto quando sei il Re dei Formaggi devi dare il buon esempio. Noblesse oblige

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Marco Nocetti, responsabile del Servizio Produzione Primaria, sottolinea come il livello medio del benessere animale nelle stalle del circuito Dop sia pari ad oltre 74 punti su 100