Robiola di Roccaverano Dop: +3,4% nel 2020

Massima delicatezza, secoli di storia

Attualità

Robiola di Roccaverano Dop: +3,4% nel 2020

Crescono i volumi e si rafforza il rapporto con il consumatore

Nonostante tutto, il 2020 è stato un anno positivo per la Robiola di Roccaverano e i numeri lo confermano. Anche se i momenti pesanti non sono mancati. Ma andiamo con ordine. La paura del primo lockdown, quando con il fermo dei ristoranti e dei mercati rionali, buona parte delle forme di formaggio sono rimaste invendute nei caseifici; poi la scelta di affrontare la situazione rivolgendosi direttamente ai consumatori con un messaggio chiaro e veritiero sul momento negativo.
E’ stato infatti in quel preciso istante che il Consorzio di Tutela ha deciso di chiedere un aiuto ai consumatori che hanno risposto in modo esemplare con grande affetto.

Si sono attivati in centinaia, chi singolarmente, chi organizzando gruppi d’acquisto ma tutti con l’intento di non farsi mancare un prodotto di primissima qualità. Parallelamente il Consorzio e i singoli produttori non hanno perso tempo nell’organizzarsi con le vendite on line, porta a porta, con l’ausilio del nuovo sito internet garantendo le consegne a chi richiedeva il formaggio.

Le vendite sono così tornate in poco tempo ad essere ai livelli del pre lockdown e la domanda aumentata. Con la domanda anche la produzione ha avuto un ritocco al rialzo passando dalle 490.389 forme – pari a 148.128 Kg di formaggio – del 2019 alle 506.254 – pari a 151 tonnellate di prodotto – del 2020 con un aumento del 3,4% circa.
Una buona notizia che non rappresenta solo una piccola luce nell’oscurità della pandemia ma che può tramutarsi in un ottimo stimolo per i produttori attuali e per gli eventuali futuri, continuando a realizzare un prodotto artigianale simbolo di un territorio che necessita attenzione e continua promozione per le sue peculiarità straordinarie.