a cura della Redazione
Meno lavoro in stalla, ma più benessere animale e performance più stabili nel corso dell’anno: questi i benefici che i fratelli Marco e Ferruccio Riccò di Bagnolo San Vito (Mn) riconducono all’uso dei tag a collare di MSD Animal Health

C’è vita oltre le vacche. Come scrivemmo alcuni anni fa (vedi Allevatori Top n 2-2021) è questo il credo di Ferruccio e Marco Riccò, titolari di una delle più solide aziende da latte del mantovano a nord del Po. Tanto è vero che uno dei fari-guida nelle decisioni imprenditoriali riguarda proprio il tempo libero che i fratelli Riccò riescono a dedicare alle rispettive famiglie. “Tendiamo a scegliere – ribadisce Marco – quelle tecnologie che ci aiutano non soltanto a migliorare il livello di comfort delle nostre bovine, ma anche il benessere di noi allevatori. SenseHub® Dairy di MSD Animal Health è certamente tra queste: da quando, infatti, abbiamo dotato dei tag a collare tutte le manze dagli 11 mesi in su e tutte le vacche, tranne naturalmente quelle a fine carriera, non siamo più costretti a fare il giro di ricognizione serale in stalla per vedere i soggetti in calore. Alle 18 stacchiamo la spina, torniamo in famiglia e ci rivediamo in stalla il giorno dopo”.

Malesseri colti sul nascere
Chiarita, quindi, quale sia stata la molla che 8 anni fa convinse i due allevatori mantovani ad acquistare i primi tag a collare SenseHub® Dairy (adesso ce ne sono circa 500, con pacchetto Premium), Marco Riccò passa ad analizzare i bene- fici osservati in questo ampio arco temporale. “SenseHub® Dairy – afferma – è un sistema che funziona egregiamente: come strumento di rilevamento dei calori ha un’attendibilità elevatissima, vicina al 100%. Ma qui da noi abbiamo ottenuto ottimi risultati anche sul fronte del benessere animale: una delle prime cose che facciamo la mattina, non appena arrivati in stalla, è guardare la lista dei soggetti in allarme-salute, che nella grande maggioranza dei casi sono bovine nel primo mese dopo il parto. SenseHub® Dairy ci offre la possibilità di andarle immediatamente a visitare e di intervenire subito, prima che la patologia si manifesti in tutta la sua evidenza”.

Sempre in tema di salute e benessere animale, SenseHub® Dairy ha un altro plus: “il sistema – continua infatti Marco – ci offre anche l’opportunità di verificare se una determinata terapia stia facendo effetto o meno. A questo fine, infatti, basta visualizzare sul computer l’andamento dell’ingestione e del tempo dedicato alla ruminazione del soggetto trattato, e di lì vediamo se è il caso di continuare o di correggere il tiro, ovviamente d’intesa con il veterinario. Contestualmente, tutto ciò ci ha consentito anche di ridurre il nostro consumo di antibiotici. Faccio un esempio: oggi, una bovina che nel post-parto presenta un rialzo termi- co, magari perché ha subito una piccola lacerazione delle vie genitali, viene inizialmente trattata con un farmaco antinfiammatorio, il cui effetto viene valutato nelle ore successive attraverso il grafico della ruminazione. Prima di dotarci di SenseHub®, quello stesso animale sarebbe stato probabilmente trattato con un antibiotico”.

Lotta al caldo
Raggiungiamo intanto la stalla più recente, datata 2019, dove sono stabulate da un lato le pluripare più bisognose di attenzioni e dall’altro le asciutte. Spazi procapite supergenerosi (15-17 m2 per capo), igiene e comfort termico sono le cifre distintive di quest’ultimo reparto.
Cogliamo l’occasione per parlare con Marco di lotta al caldo. “Una volta che abbiamo dotato le nostre stalle di efficaci dispositivi di raffrescamento, abbiamo ottenuto dei miglioramenti produttivi veramente significativi, al punto che oggi non osserviamo più differenze tra i picchi di lattazione estivi e quelli invernali, e in estate il calo della fertilità è diventato praticamente impercettibile. Ciò premesso – sottolinea ancora il nostro interlocutore – SenseHub® Dairy ci sta dando una bella mano anche a monitorare i livelli di comfort termico: se nei giorni più caldi, dai grafici sull’iperventilazione ci accorgiamo che gli animali sono in stress termico in coincidenza degli orari di mungitura, non ci preoccupiamo, perché è naturale che nonostante le ventole, nelle giornate più torride le bovine soffrano il caldo quando sono radunate in sala d’attesa. D’altra parte, questo stesso quadro ci dà anche la certezza che nel resto della giornata le bovine stanno effettivamente bene.”
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