Il bello di passare di tanto in tanto in visita all’allevamento dei fratelli Gianfranco e Valter Bernardis di Varmo (Ud) è che ogni volta lo rivedi più grande, più produttivo e più sostenibile dal punto di vista ambientale. Zero eccezioni anche stavolta: la superficie aziendale è passata a 650 ettari, coltivati ad erba medica (250 ha) e i restanti a mais e autunno-vernini per bovini e biogas; le frisone in mungitura hanno raggiunto le 900 unità, e le strutture, dopo il trasferimento delle manze in una stalla delle vicinanze, rilevata da un allevatore del luogo, sono state ampliate e riorganizzate in modo tale da dare alla mandria ancora più benessere. Solo la pulizia e l’ordine sono quelli di sempre. E la produzione di latte? Nell’anno solare 2024 la media giornaliera è stata di 42 kg per capo (sulle 3 mungiture quotidiane, qui praticate da almeno 15 anni) “ma in questi primi mesi del 2025 – sottolinea Valter, non appena ci riceve nell’ampia e luminosa sala riunioni aziendale – siamo intorno ai 48 chili per capo. Merito certamente dell’aumentato spazio a disposizione delle lattifere, ma anche di una nuova linea di mais che abbiamo contribuito a testare. Il lavoro di squadra con Cortal Extrasoy ci ha permesso di sfruttare al meglio questo mais da trinciato e di portare il consumo giornaliero di sostanza secca fino a 28 kg per capo. Questo in virtù delle costanti analisi di laboratorio e dell’utilizzo del software di razionamento dinamico”.


Cresciuti insieme
Per il resto l’alimentazione della mandria di casa è quella di sempre: oltre ai 14-15 kg del silomais di cui sopra, le bovine in lattazione consumano 14-15 kg di pastone integrale di mais e 9-10 kg dell’ottima medica coltivata, raccolta ed essiccata in azienda (capacità dell’essiccatoio: 200 balloni al giorno!). “E per la componente proteica, come per l’integrazione amminoacidica, vitaminica e minerale – continua Valter – ci affidiamo sempre alla Cortal Extrasoy. Come da oltre 35 anni a questa parte”.
Non è dunque azzardato affermare che l’azienda mangimistica di Cittadella (Pd) sia letteralmente cresciuta insieme all’impresa agricola dei fratelli Bernardis. “All’origine di questa ormai storica collaborazione – spiega il nostro interlocutore – c’è una filosofia comune, un comune modo di sentire come sia opportuno, oggi, fare zootecnia: la produzione di latte diventa sostenibile dal punto di vista economico, sociale e ambientale solo quando hai a disposizione una superficie agronomica adeguata, proporzionata al numero di vacche che allevi. Solo così, infatti, è possibile nutrire la mandria senza dover dipendere dagli alti e bassi dei prezzi delle materie prime, ed è possibile riutilizzare in modo virtuoso le deiezioni prodotte in stalla. Qui da noi, infatti, liquami e letami alimentano due impianti di biogas, nei cui digestori prende forma il digestato che distribuiamo nei campi: tutta preziosa sostanza organica che ci permette di limitare fortemente l’uso di fertilizzanti di sintesi e di migliorare così la nostra sostenibilità ambientale, agendo per altro in sinergia con i digestori, le cui coperture limitano le emissioni di gas climalteranti in atmosfera. Una filosofia comune, dicevo prima; ebbene, da parte nostra noi puntiamo a massimizzare l’impiego delle materie prime aziendali: siamo noi e soltanto noi, infatti, a decidere cosa coltivare nei nostri terreni, e spetta a noi produrlo al meglio delle nostre possibilità. Dal canto suo Cortal Extrasoy ci permette di completare la razione, in modo tale da garantirci la copertura dei fabbisogni di mantenimento, di produzione ed eventualmente di crescita delle nostre amate bianconere”.

Clienti a 360 gradi
Non a caso, quindi, da quando sono vitelle fino all’età adulta e per l’intera durata della loro carriera, le Frisone dell’azienda Bernardis consumano le soluzioni nutrizionali messe a disposizione dall’azienda mangimistica veneta. Nel caso delle bovine in lattazione si tratta di un trittico costituito da farina di soia (“Multipro 45”), da un mangime complementare a doppia componente bypass (“FT Bernardis Bypass”) in quanto contenente farina di estrazione di soia tostata ed estrusa (“AminoTxt”) e pannello di soia decorticata ed estrusa (Multipass”), e infine l’integrazione di metionina e lisina ruminoprotette, vitamine e minerali (“MV+ Lyme 500”).


E poi c’è il servizio di assistenza specialistica: se è compito dell’alimentarista di Cortal Extrasoy Gianluca Zorzi formulare e aggiornare le razioni destinate al bestiame di casa, spetta al tecnico commerciale Elvio Ulian visitare periodicamente le stalle aziendali per verificare l’impatto delle diete sulla mandria. “In particolare – spiega il diretto interessato – passo ogni lunedì, con il duplice intento di effettuare i campionamenti delle urine, che ci permettono di verificare se la dieta anionica offerta alle vacche in close up sia effettivamente riuscita a mantenere il pH delle urine sui valori ideali di 6-6,5, e con l’obiettivo di quantificare il consumo alimentare di primipare e pluripare”. Tanto lavoro, tanta passione e molta competenza: è questo, in fondo, il segreto dei 48 chili per vacca al giorno messi a segno dai fratelli Bernardis.
