Icone del Made in Italy al Summer Fancy Food di New York

I Consorzi di Tutela del Parmigiano Reggiano e del Grana Padano sono entrambi presenti alla 69° edizione dell’evento trade di grido dedicato al food & beverage negli Usa, il Summer Fancy Food Show, a New York, dove vengono presentate le ultime novità e le migliori eccellenze a un pubblico di oltre 30.000 professionisti del settore, tra cui produttori, acquirenti, broker, distributori e operatori specializzati.
Per le nostre due Dop i Paesi terzi sono mete sempre più strategiche e gli Stati Uniti lo sono in modo particolare. Per il Parmigiano Reggiano, ad esempio, gli Usa sono il primo mercato export e coprono il 22,5% dell’export totale. Per i nostri due Consorzi quindi diventa irrinunciabile essere lì con azioni di promozione, degustazioni guidate ed immersive, show-cooking con chef celebrities e incontri one-to-one con i partner commerciali, per celebrare la qualità, la tradizione e il saper fare che hanno reso il Made in Italy e le nostre Dop icone dell’eccellenza.
“La nostra partecipazione al Summer Fancy Food Show 2025 – ha dichiarato Stefano Berni, Direttore Generale del Consorzio del Grana Padano – non è solo una vetrina internazionale, ma la conferma del nostro impegno a portare l’eccellenza del Made in Italy sulle tavole di tutto il mondo, rafforzando il legame speciale anche con il mercato statunitense, dove il gusto e la qualità sono sempre più apprezzati a prescindere dalle insensate imposizioni di dazi a danno dei consumatori”.

Nicola Bertinelli, presidente del Consorzio del Formaggio Parmigiano Reggiano

Perché è inutile negarlo: la presenza dei Consorzi è anche funzionale alla mobilitazione generale in vista della possibile introduzione di nuovi dazi su tutte le importazioni dall’Ue, al momento sospesi da Trump fino al 9 luglio (con possibilità di proroga). Per capirci, entro i primi mesi del 2026, fra dazi, aumenti all’origine ed effetto moltiplicatore del cambio, il prezzo reale al consumatore finale americano supererà i 50-55 dollari al kg per queste due eccellenze italiane, senza peraltro proteggere realmente i prodotti statunitensi.
“La nostra Dop non è in reale concorrenza con i parmesan americani – sottolinea Nicola Bertinelli, presidente del Consorzio del Formaggio Parmigiano Reggiano. Negli Usa chi lo compra fa una scelta consapevole: ha infatti una infinita varietà di alternative che costano 2-3 volte meno. Imporre dazi ulteriori sulle nostre eccellenze aumenterebbe solo il prezzo per i consumatori americani, senza favorire l’acquisto dei produttori locali”.
Nonostante le inevitabili preoccupazioni, regna comunque fiducia sia nella fedeltà dei consumatori d’oltreoceano sia nell’operazione negoziale dell’Ue, che deve evitare ulteriori incrementi di dazi, incoerenti e insostenibili per tutti gli attori in gioco, primi fra tutti consumatori ed importatori americani.

M.P.

Abbonamenti alla rivista
12 numeri all’anno per restare sempre aggiornati!

Torna in alto