Picco produttivo: 42,4 chili di latte per capo. È con questo record, assolutamente stratosferico per chi munge le bovine di una razza a duplice attitudine come la Pezzata Rossa, che la Società agricola “La Bonifica” di Fossalon di Grado (Go) si appena aggiudicato il riconoscimento per la stalla robotizzata Lely con il maggior picco di produttività, versante Pezzata Rossa. “Ma oltre che al sottoscritto – cerca subito di schermirsi Maurizio Sain, titolare dell’azienda insieme alla moglie Sabrina e alla figlia Giada, quotidianamente impegnate nel caseificio aziendale, e a breve insieme al figlio Alan, prossimo ad entrare nella compagine societaria – il merito va dato anche al mio capostalla, Luca Boselli, al mio veterinario e ai tecnici che seguono l’alimentazione della mandria. Senza naturalmente dimenticare i due robot di mungitura, grazie ai quali due anni fa ho messo fine a un difficile rapporto con i mungitori e la produzione delle mie Pezzate Rosse, passando dalle tre mungiture in sala al sistema self-service, ha fatto un deciso passo in avanti”.


Altri punti di forza
“Un altro aspetto di cui vado orgoglioso – afferma infatti il nostro ospite, mentre percorriamo la corsia di alimentazione che separa il reparto delle vacche in latte dai box delle bovine in asciutta – è che la longevità media della mandria è sulle 3,5 lattazioni. Di conseguenza la mia quota di rimonta non supera il 25% e posso vendere quelle 15-20 manze all’anno: una buona integrazione al reddito aziendale”.
Su buoni livelli anche la gestione dei capi da rimonta (prima fecondazione a 14,8 mesi, quando in altri allevamenti di Pezzata Rossa si arriva comodamente ai 18) e la fertilità: “l’intervallo parto-concepimento medio è di 95 giorni, con il 56% di gravide alla prima inseminazione, che di media viene effettuata a 67 giorni dal parto”. Malattie del post-parto? Non pervenute. “Nell’ultimo anno – afferma infatti Maurizio – ho avuto solo due ritenzioni placentari ma dovute ad altrettanti parti gemellari”.
E qui scende in campo il team Tecnozoo, nelle persone di Michele Modotto e di Francesco Mantovani, che curano in prima persona l’alimentazione delle bovine in far-off e in close-up. “A inizio asciutta – sottolinea il diretto interessato – somministriamo il nostro Dry Cow Fertil PA, mentre per l’alimentazione del gruppo di preparto abbiamo scelto Premio Close Up Mg, un concentrato parzialmente anionico contenente elevati livelli di magnesio e di metionina e colina microincapsulate, proprio per prevenire le più comuni dismetabolie e favorire quindi una buona partenza della lattazione”.
Dopo il breve e tranquillo puerperio, ad attendere le bovine ci sono poi i due robot di mungitura, “nella cui mangiatoia – sottolinea ancora Modotto – gli animali trovano anche il nostro mangime liquido, Sinergy Glucoplus. In buona sostanza si tratta di uno sciroppo di glucosio e glicerolo, in cui vengono disciolti gli estratti vegetali di Salix alba e di Filipendula ulmaria, di cui sono note le proprietà antinfiammatorie. Questo al fine di sfavorire eventuali problematiche durante il post-parto e lo stress ossidativo legato alla permanenza nei tessuti dei Ros, i radicali liberi legati appunto all’ossidazione cellulare”.

Prossimo obiettivo
Mentre procediamo lungo la corsia, Maurizio accarezza con lo sguardo le sue amate Pezzate Rosse. “L’obiettivo che mi ero posto con il passaggio ai robot – osserva – ovvero di arrivare ai 36 chili di latte di media è stato abbondantemente centrato. Adesso voglio lavorare sulla genetica, puntando con decisione e maggiore continuità sui tori forti a caseina, per migliorare la qualità casearia del nostro latte e aumentare così le rese del nostro caseificio aziendale”. Un gioiello nel gioiello, che in estate è particolarmente apprezzato per le sue mozzarelle e per il suo gelato dai turisti in vacanza nella vicina Grado. Mentre durante la stagione fredda sono le mozzarelle e le altre paste filate targate “La Bonifica” a fare furori in occasione dei mercati contadini di mezza regione: provare per credere!


