a cura della redazione
Due anni fa, quando eravamo passati a trovarli in azienda, i fratelli titolari de “La Colombaia” di Bressanvido (Vi) erano stati chiari: tra le priorità aziendali, ci dissero, c’è anche quella di ridurre il consumo di farmaci in modo tale da contenere i costi di produzione.
Detto, fatto. Eccoci, infatti, nella nuova vitellaia ospitata all’interno del grande capannone che oggi raccoglie l’intera rimonta aziendale. “Questa struttura – sottolinea Roberto Bartolomei, indicandoci uno dei moduli da 4 box individuali in cui vengono allevate le vitelle tra i 0 e i 40 giorni di età – è stata scelta per il benessere non soltanto dei vitelli, ma anche dei nostri collaboratori. Che oggi stanno al coperto, in un ambiente adeguato sia dal punto di vista termico che della qualità dell’aria, e puliscono i box lavorando di pala anziché di forca”.


Risultati appaganti
A svelarci l’arcano è Davide Moresco, il tecnico alimentarista di Cortal Extrasoy che ci accompagna nella visita in stalla: i moduli sono appoggiati a terra, su una spessa lettiera di paglia tritata, in modo tale che quando le vitelle raggiungono l’età giusta per essere trasferite nei box multipli, l’intera struttura comprendente i 4 box viene sollevata e trasferita all’esterno del capannone per essere lavata e asciugata, mentre la lettiera viene asportata per mezzo di una pala e smaltita. Una volta asciutta, la struttura modulare viene ritrasferita all’interno del capannone per essere adagiata per qualche giorno su uno strato di calce, in attesa di essere nuovamente ricoperta di paglia pulita e di ricevere nuovi vitelli.
“Nella nuova vitellaia – evidenzia Roberto con soddisfazione – i livelli igienici sono notevolmente migliorati, la mortalità si è finalmente azzerata e c’è stato un crollo dei casi di malattia. Tutto questo ci ha permesso di ridurre ulteriormente l’uso del farmaco veterinario”.

Fase di allattamento
Missione compiuta, quindi. Ma occorre anche evidenziare come le performance di crescita dei vitelli abbiano finalmente messo il turbo, valorizzando appieno il regime alimentare suggerito e messo concretamente in campo da Cortal Extrasoy. Ed è ancora una volta Davide Moresco a fornirci i dettagli: “tra i 0 e i 40 giorni, quando le vitelle vengono tenute nei box individuali, l’alimentazione è costituita da due pasti di latte ricostituito, più acqua e mangime. Il latte si chiama Excellium ed è prodotto dalla francese Elvor, ma nella versione che viene formulata appositamente per noi di Cortal Extrasoy. Si tratta quindi di una polvere di latte scremato al 24% di proteina grezza e al 20% di grasso. I vitelli partono con 4 litri al giorno, per arrivare via via a 7 litri. Un traguardo, questo, che viene solitamente raggiunto intorno ai 14 giorni di vita. In più, qualora in vitellaia vi sia qualche caso di diarrea, al latte viene affiancato, in chiave preventiva e come terzo pasto giornaliero, il nostro Osmolitech, che una volta sciolto in acqua esplica infatti un’azione reidratante, energetica e astringente. Quanto all’alimento solido si tratta invece di Fly Start, un mangime starter da noi sviluppato per venire incontro alle peculiari esigenze del vitello neonato. Di qui l’elevato contenuto di proteina grezza (22,5% sulla s.s.), ma anche di zuccheri e di amido gelatinizzato che favoriscono lo sviluppo del rumine. L’obiettivo è infatti preparare il prima possibile l’animale al consumo dell’unifeed”.



Obiettivo svezzamento
A 40 giorni di vita i vitelli vengono trasferiti nei box multipli da 6-8 capi, dove inizia l’operazione svezzamento: infatti, a partire dai 60 giorni di età, la quantità di latte viene via via ridotta fino ad azzerarsi intorno all’80esimo giorno, mentre aumenta progressivamente il consumo del mangime starter, offerto ad libitum. A partire dal 70esimo giorno si aggiunge un unifeed a secco contenente Fly Start, il cui impiego verrà però sospeso al compimento del sesto mese di età. “Da quando la famiglia Bartolomei utilizza questa nuova vitellaia – sottolinea Moresco – le vitelle arrivano agli 80 giorni di vita con un peso di 100-110 chili, per un incremento ponderale giornaliero tra gli 800 e i 900 grammi. Ma i numeri non dicono quello che si vede a occhio: i vitelli stanno bene, niente stress di nessun tipo. Mangiano e crescono”.
Come volevasi dimostrare: quando c’è il benessere, c’è tutto.
