Alle Rondini anche le vacche volano alto

La squadra Tecnozoo insieme ai Basso. A sinistra Francesco Mantovani e, all’estrema destra, Matteo Tommasin

Gestione mandria

Alle Rondini anche le vacche volano alto

Tre giovani allevatori, una mandria con 430 vacche in mungitura e la soluzione dei problemi in transizione collaborando con gli specialisti Tecnozoo

Incontrare persone positive fa sempre piacere, ma avere la possibilità di condividere qualche ora con Maurizio, Claudio e Alessandro Basso è un’iniezione di energia allo stato puro. I tre sono la seconda generazione di una famiglia di allevatori che sulla produzione di latte ha costruito il proprio futuro. Nel 2004 hanno preso in mano le redini della Società agricola Le Rondini di Redondesco (Mn), passando in pochi anni da una stalla con una trentina di vacche legate agli attuali 430 capi in mungitura.
Crescono anche gli ettari di terreno a disposizione, ma soprattutto cresce la voglia di avere una mandria sana e capace di esprimere le proprie potenzialità genetiche.
“È una bella sfida – racconta Alessandro – ma il fatto di avere al mio fianco mio fratello Claudio e nostro cugino Maurizio è una certezza, perché sai di poter sempre contare su persone che condividono il tuo stesso sogno”. In stalla una mandria di Frisone di ottima genealogia e un gruppo di Rosse Norvegesi che i Basso stanno sperimentando in un piano di crossbreeding molto tranquillo, ma capace di apportare rusticità ad una razza da “corsa” come la Holstein.

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Aver risolto i problemi in transizione ha significato per Claudio Basso una riduzione del lavoro di assistenza alle vacche in pre e post parto

“Abbiamo puntato – dice Alessandro – sul latte alimentare, una scelta che paga, purchè si resti sempre nell’alta qualità e si riesca a tenere le produzioni alte e costanti. Siamo in una cooperativa di vendita, che opera con i principali attori della scena nazionale e attualmente (novembre 2020, ndR) il prezzo oscilla attorno ai 40 centesimi, per noi che siamo sempre nella fascia alta della tabella. Ogni giorno produciamo 160 quintali di latte e per restare competitivi dobbiamo avere la certezza che la mandria sia sana in ogni fase del ciclo di allevamento”.

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Giovani e con le idee chiare, da sinistra Claudio, Alessandro e Maurizio Basso
 

Anion Booster

E qui entra in gioco Tecnozoo con i suoi specialisti. Una squadra formata da Francesco Mantovani, nella sua duplice veste di agente di zona e servizio tecnico, insieme al nutrizionista Cristiano Ossensi e al responsabile della linea Igiene e Biosicurezza Matteo Tommasin. “La collaborazione con la famiglia Basso – spiega Mantovani – è iniziata da circa un anno e subito gli allevatori ci hanno posto obiettivi precisi con la richiesta di migliorare le prestazioni nella fase di transizione. Un traguardo impegnativo, che ci ha visti intervenire inserendo nella razione un prodotto specifico distribuito in esclusiva da Tecnozoo, capace di fare la differenza. Si tratta di Anion Booster, un integratore anionico di ultima generazione, caratterizzato da un elevato contenuto di sostanza secca, che, oltre a garantire una notevole shelf-life, assicura l’ottima palatabilità della razione nelle 24 ore; questo perché, al contrario di altri prodotti simili sul mercato, non libera ammonio quando bagnato. Un aspetto essenziale visto che l’ammonio ha un effetto negativo sull’assorbimento del magnesio, macroelemento fondamentale per la gestione del metabolismo del calcio”.

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La collaborazione con Tecnozoo ha rappresentato un cambio di passo per le performance della stalla mantovana
 

Transizione da rivedere

“Nonostante le buone performance produttive – racconta Alessandro – prima che arrivasse Tecnozoo il livello della transizione non era in linea con le nostre aspettative e avevamo un livello di ritenzioni della placenta superiore al 50% e troppe dislocazioni, con tutto quello che un dato del genere si porta dietro anche in termini di spesa per i farmaci e interventi del veterinario. Poi con Francesco e Cristiano abbiamo impostato un nuovo programma alimentare basato sulla nutrizione anionica, sistemato alcuni aspetti del razionamento e in poche settimane le vacche hanno risposto positivamente.

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Un gruppo del post parto: animali sani e pronti per entrare in produzione

Oggi, a distanza di qualche mese le dislocazioni sono passate dall’8 al 3%, ma soprattutto le ritenzioni sono scese sotto al 10%, risolvendo con un prodotto specifico come Anion Booster una situazione che rischiava di compromettere le performance aziendali. Da quel momento - spiega Alessandro - la mandria è decollata all’insegna della stabilità. L’estate è stata affrontata in ottime condizioni, le vacche non si sono mai fermate, nemmeno nei momenti più critici, sono sempre rimaste gravide e adesso stiamo entrando nei mesi freddi con 36.5 litri di media, 200mila cellule, un grasso del 3,89 p/p (peso/peso) e una proteina pari a 3.38%”.

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Alimentazione mirata per vacche che non devono mai rallentare
 

Meno lavoro, più latte

“È la situazione ottimale - interviene Claudio - per affrontare i mesi più produttivi con una mandria in buone condizioni fisiche, in grado di vivere un periodo delicato come la transizione nel pieno rispetto della fisiologia dell’animale. Ma soprattutto so di non dover più perdere ore dietro alle vacche dopo il parto, con flebo e interventi di emergenza, un toccasana per loro, ma anche un minor carico di lavoro per noi”.

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“Il tutto - conclude Alessandro - nella massima semplicità, visto che inseriamo Anion Booster nelle ultime tre-quattro settimane dal parto, con la certezza di averle accompagnate nel migliore dei modi ad una fase chiave per il successo aziendale, scongiurando il rischio di ipocalcemia subclinica, situazione davvero insidiosa”.
“Sono i vantaggi dell’alimentazione a Dcad negativo in preparto - spiega Francesco Mantovani - perché un corretto metabolismo del calcio è essenziale in tutte le stalle, ma ancor di più in una realtà come quella dei Basso, dove le aspettative sono sempre elevate. Poi, appena l’animale ha partorito, passiamo ad un piano alimentare con Dcad positivo per farle entrare in produzione in una condizione fisica ottimale”.

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Il cambio di regime alimentare in transizione ha migliorato sensibilmente il problema della ritenzione di placenta
 

Obiettivi futuri

Altro aspetto non secondario, un calo drastico nella spesa per i farmaci veterinari: il miglior indice, insieme all’aumento della produzione di una mandria sana ed efficiente.
Il futuro di Maurizio, Claudio e Alessandro? Passare dalle 2 alle 3 mungiture per alzare la produzione e migliorare il benessere degli animali, ma prima occorre ampliare la sala. Poi ci sarebbe la voglia di realizzare un impianto di biogas alimentato esclusivamente a liquami. Due nuovi traguardi importanti, ai quali i Basso possono pensare con serenità ora che la mandria ha ripreso a correre. 

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Oggi sono 430 le vacche in mungitura