Alltech One Virtual Experience, un evento resiliente e innovativo

Il fondatore di Alltech, Pearse Lyons, volle basare la politica dell’azienda sulla necessità di rendere “eco-friendly” l’alimentazione animale

Attualità

Alltech One Virtual Experience, un evento resiliente e innovativo

In tempo di pandemia, l’annuale evento che Alltech propone per rinnovare lo spirito di condivisione della mission aziendale e presentare le tante novità che vengono ogni anno introdotte, è diventato virtuale on demand, registrando un sorprendente successo internazionale che ha sestuplicato i partecipanti

Il 2020 verrà ricordato da tutti come un anno davvero unico. Tutto il mondo è stato scosso dalla pandemia di Covid19 e tutte le nostre vite ne sono state in qualche modo condizionate. Nel periodo più difficile, incontrare persone o viaggiare era impossibile: abbiamo dovuto tutti riscoprire un modo per tenerci in contatto con famiglia, amici e colleghi di lavoro, attraverso l’utilizzo delle videochiamate.
Ma, come espresso dal concetto di resilienza, quando si presenta un problema sorgono anche nuove opportunità, e tanti eventi che quest’anno si sono tenuti in modalità telematica hanno rappresentato la possibilità di raccogliere ben più partecipazioni di quanto non sarebbe stato possibile con il sistema tradizionale. È in questo contesto che si inserisce la versione di quest’anno di Alltech One, l’annuale evento che Alltech propone per rinnovare lo spirito di condivisione della mission aziendale e presentare le novità che vengono ogni anno introdotte.
Quest’anno, l’evento prende il nome di Alltech One Virtual Experience, un titolo derivato proprio dalla necessità di preservare la salute di tutti trasformando l’evento “fisico” che normalmente si tiene a Lexington (Usa) in una performance online con la partecipazione di più di 23mila persone da 118 Paesi, numeri che sono destinati a salire ancora. Per avere un termine di paragone, i partecipanti sono solitamente 3.500. Questo successo è diretta testimonianza di come un problema possa essere trasformato in un’opportunità.

Sostenibilità al centro
Allevatori Top ha avuto così la possibilità di un incontro virtuale con Robert Walker, European Growth Officer di Alltech e CEO di Keenan, per conoscere meglio i temi che hanno ispirato l’evento One Virtual Experience 2020 che sembra definire il profilo degli appuntamenti dei prossimi anni: più disponibili e più raggiungibili di quanto non siano mai stato. “La sostenibilità resta uno dei temi al centro della mission di Alltech e proprio la pandemia ha rimarcato il bisogno di cambiare la tendenza del mondo moderno”, esordisce Walker. E in effetti Pearse Lyons, fondatore e leader di Alltech, volle puntare sulla sostenibilità: ispirato anche dalla ricerca italiana, in particolare da alcuni studi svolti presso l’Università di Bologna, basò la politica dell’azienda sulla necessità di rendere eco-friendly l’alimentazione animale. Da quando l’azienda è passata nelle mani di Mark Lyons, suo figlio, il fondamento della politica aziendale è “l’agricoltura è la risposta, non un problema”, anche attraverso un progetto di stretta collaborazione tra tutti gli attori della filiera, da chi produce i mangimi fino a chi trasporta e consuma la carne, perché tutti insieme facciamo parte dello stesso processo: “Alltech può coordinare il processo, ma sono le singole persone che hanno un loro ruolo e il successo dipende da quanto siamo in grado di collaborare”, conclude Robert Walker, che rimanda a Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, un programma d’azione per le persone, il pianeta e la prosperità sottoscritto nel settembre 2015 dai governi dei 193 Paesi membri dell’ONU. Lo scopo è quello di focalizzare alcuni obiettivi che siano di aiuto a migliorare il pianeta e la vita su di esso. Tra questi ci sono lo sviluppo sostenibile, il rispetto ambientale e sociale, la tutela delle risorse idriche, il rispetto e la tutela degli ecosistemi e della vita sulla terra e nel mare e la lotta al riscaldamento globale. Alltech partecipa ad alcuni di questi obiettivi con la sponsorizzazione di un evento relativo alla parità di genere ad Amsterdam con l’impegno nella tutela degli ecosistemi acquatici. Per chi non ne sia a conoscenza, Alltech si occupa anche di acquacoltura, con la produzione di mangimi per pesci. Robert ci ha parlato anche di un innovativo progetto sperimentale di utilizzo degli insetti come fonte di alimentazione per il pesce.


Alltech si occupa anche di acquacoltura, con la produzione di mangimi per pesci

Incubatore di start-up
D’altra parte Mark Lyons stesso, come Pearse prima di lui, ci tiene ad ascoltare le idee dei dipendenti: le migliori vengono sviluppate dal reparto di Ricerca e Sviluppo. Per accogliere le nuove proposte, Alltech ha predisposto un incubatore di start-up interno, che riesce ad aiutare piccole aziende a svilupparsi e, quando ci sono le condizioni, arrivare a collaborare direttamente con l’azienda. Questo ci porta ad un’altra domanda che abbiamo fatto a Robert: quali sono le novità che Alltech sta sviluppando relative al settore dell’alimentazione bovina e soprattutto se vengono avanti soluzioni relative alla riduzione delle emissioni gassose e in particolare della produzione di metano negli allevamenti.

Eco-innovazione
Ebbene, proprio in questo incubatore di start-up è in corso lo sviluppo di un prodotto innovativo, che Walker riconduce alle tre 3 strategie per diminuire la produzione di metano:
• riduzione dell’urea nel sangue e nel latte delle bovine, rendendo più efficiente l’utilizzo delle proteine da parte dell’animale;
• riduzione complessiva delle proteine in razione: una maggiore efficienza di assorbimento porta ad un minore consumo di alimento e quindi un costo ridotto per gli allevatori e un minore impatto ambientale;
• cambiare il modo in cui le proteine sono assorbite… E se serve meno alimento per raggiungere una determinata quantità di proteine assorbite, servirà anche meno terra per coltivare le piante utilizzate per produrre l’alimento, con minore consumo di suolo, fattore fondamentale soprattutto in alcune aree del nostro pianeta.
Il progetto attualmente allo studio coinvolge tutti questi approcci. Non resta che attendere il lancio di questo prodotto, che potrà incidere in modo significativo non solo sulla sostenibilità aziendale, ma anche sulla percezione dei consumatori.


Se serve meno alimento per raggiungere una determinata quantità di proteine assorbite dall’animale, sarà necessaria meno terra per coltivare le piante utilizzate per produrre l’alimento, con minore consumo di suolo

di Niccolò Patelli